Serra di Crispo
Parco Nazionale del Pollino, 01/04/2007
Quando ormai, la speranza di rimettere ai piedi gli sci in questa stagione, cominciava a spegnersi, ecco che un’improvvisa colata artica porta neve e freddo fino a bassa quota scaricando in pochi giorni oltre un metro di neve a 1500mt di quota.Domenica 25 marzo, le condizioni meteo avverse non ci consentono di partire per un’escursione e siamo quindi costretti ad aspettare un’altra settimana. Domenica 1 Aprile siamo puntuali al Colle dell’Impiso (mt.1573) per raggiungere Serra di Crispo (mt.2053) dalla cresta S. La giornata si preannuncia calda e soleggiata, e la neve almeno alla partenza risulta molto consistente. Percorriamo il sentiero alla base di Serra del Prete fino ai Piani di Vacquarro, attraversiamo il Valloncello di Viggianello e proseguiamo lungo la strada forestale fino alla Radura di Rummo (mt.1700). A questo punto lasciamo la strada forestale e deviamo su un sentiero poco conosciuto, in leggera discesa, che guada il Frido e poi ricomincia a salire. Ad un certo punto abbandoniamo anche questo sentiero e attraversiamo bosco Toscano senza percorso obbligato fino a sbucare su una radura scoscesa che conduce alla Piana del Pollino. Una volta raggiunta la piana, puntiamo verso l’insellatura tra Serretta della Porticella e Serra di Crispo, per poi completare la salita alla vetta di Serra di Crispo. Ci rifocilliamo, ci prepariamo per la discesa, e dopo aver scambiato due chiacchiere con una coppia di scialpinisti che ha raggiunto nel frattempo Serra di Crispo partendo dalla località Acqua Tremola, ci godiamo la discesa. Superiamo qualche saliscendi alla Piana del Pollino e poi giù fino a piano Toscano dove imbocchiamo il sentiero. Il sentiero presenta qualche difficoltà in più a causa dei rami piegati dalla neve, ma la cosa non ci rallenta e in un batter d’occhio siamo giù, pronti ad attraversare nuovamente il Valloncello di Viggianello. Riattacchiamo le pelli di foca e completiamo l’escursione raggiungendo il Colle dell’Impiso lungo il sentiero dell’andata. Speriamo che questa neve duri ancora qualche settimana per permetterci almeno un’altra escursione scialpinistica prima di conservare definitivamente, almeno per questa stagione, l’attrezzatura.