Serra delle Ciavole
Parco Nazionale del Pollino, 28/01/2007
Quest’anno l’alta pressione, anche se ci sta facendo disperare per la scarsità di precipitazioni nevose, ci sta comunque regalando delle giornate belle e soleggiate che raramente si vedono in questo periodo e che ci hanno permesso di praticare escursioni più lunghe ed appaganti. È il caso di questa nostra escursione, da Colle dell’Impiso (mt.1573) alla vetta più alta di Serra delle Ciavole (mt.2130) lunga circa 14Km tra salita e discesa, sotto un cielo azzurro senza neanche una nuvoletta. Il manto nevoso è abbastanza spesso e la consistenza della neve ottima, asciutta su uno strato portante, vista anche la bassa temperatura. Ancora nessuno ha intaccato quel tappeto bianco, e tocca quindi a noi battere il percorso. Percorriamo il sentiero alla base di Serra del Prete, e una volta sui Piani di Vacquarro, un paio di divertenti guadi ci permettono di ricollegarci alla strada forestale che conduce a Piano Toscano. Sui Piani di Pollino lo spessore della neve non è particolarmente consistente e affiorano anche pericolosi massi. Ma ormai siamo ipnotizzati dalla nostra meta che, passo dopo passo si avvicina. Superiamo sci ai piedi anche qualche insidioso tratto ghiacciato, fino a raggiungere la base della spalla Ovest. La spalla inizialmente abbastanza ripida presenta tratti ghiacciati intervallati a tratti cedevoli che comunque superiamo zigzagando e prestando molta cautela. Tra pini loricati e sotto un sole magnifico raggiungiamo la vetta che ci offre una vista mozzafiato merito anche della limpidezza dell’aria. Inutile dire che la discesa in quegli scenari incontaminati è qualcosa di veramente fantastico, un misto di adrenalina e di gioia, senza dimenticare la razionalità e la tecnica in modo da ridurre al minimo i rischi che inevitabilmente questa disciplina comporta. Scendiamo quindi cercando di evitare per quanto possibile i massi affioranti nascosti da un sottile strato di neve e raggiungiamo nuovamente il bosco. Qui siamo costretti a fare una sosta per rimuovere il ghiaccio che si è formato sulle lamine, per poi affrontare l’ultimo tratto di discesa lungo la strada forestale. Ai Piani di Vacquarro riattacchiamo le pelli di foca per affrontare l’ultimo tratto del percorso in leggera salita. Qui incontriamo un altro gruppetto che però ha raggiunto Colle Gaudolino con ciaspole e sci. Un ultimo sforzo e siamo alla macchina contenti per la buona riuscita dell’escursione e fiduciosi per il prosieguo della stagione.