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Sguardo dalla vetta verso Serra Dolcedorme e Monte Pollino
Sguardo dalla vetta verso Serra Dolcedorme e Monte Pollino

L’anello di Serra delle Ciavole

Parco Nazionale del Pollino, 19/04/2015

Dopo una settimana di sole e temperature sopra la media, arriva il tanto atteso fine settimana e le previsioni, come a farlo apposta, peggiorano. I bollettini danno pericolo di pioggia, ma non ci va proprio di rinunciare ad un’altra bella avventura sulle nevi del Pollino. Decidiamo di rischiare e di raggiungere con l’amico Nunzio la prefissata località di partenza. L’obiettivo è quello di compiere uno splendido anello, dalla località Lago Duglia, nel comune di Terranova di Pollino, passando per Casino Toscano, traversando le pendici ad Est di Serra delle Ciavole, risalendo la fantastica cresta Sud, per poi scendere alla Grande Porta del Pollino e ritornare al punto di partenza. Arrivati a Lago Duglia, pioviggina e siamo avvolti da una fitta nebbia. Nella mente ci balena per un istante l’idea di rinunciare, ma dopo esserci rassicurati a vicenda, ci prepariamo e partiamo. Non c’è neve, la troveremo più in alto a circa 1550 metri di quota interrotta spesso da ruscelli generati dal rapido disgelo. Mentre saliamo, a tratti la nebbia si apre per mostrarci le imponenti pareti di Serra di Crispo e Serra delle Ciavole. Raggiunto Casino Toscano, ci tuffiamo nel bosco ai piedi della parete Est di Serra delle Ciavole, senza sentiero, cercando di mantenerci il più possibile isolivello. In questo tratto l’orografia è molto complessa in quanto si attraversano i numerosissimi canali che scendono dalla Serra. Quasi tutti i canali sono dei torrenti in piena ed in alcuni casi l’attraversamento non è proprio agevole. L’ultimo, forma spettacolari cascatelle, che resteresti lì ad ammirare per ore, ma dobbiamo proseguire, la strada da percorrere è ancora lunga e ci attende ancora il grosso del dislivello.

Ad un certo punto deviamo in forte salita in direzione della cresta Sud, raggiunta la quale, procediamo con gli sci, fino ad uscire dal bosco. Una volta fuori dal bosco la copertura discontinua e la neve non proprio sicura ci obbliga a mettere gli sci a spalla e a proseguire a piedi. La nebbia si apre a tratti, mostrandoci scorci di eccezionale bellezza. Fa caldo, e non c’è un alito di vento, ma saliamo con passo regolare fino ad uscire fuori dalle nuvole.

Lo scenario che si apre intorno a noi è davvero fantastico e di colpo, ci fa dimenticare la fatica. Un fantastico letto di nuvole circonda tutta la zona più alta del massiccio. Le cinque vette che circondano i piani di Pollino, fanno da barriera per le nuvole, e permettendo al sole di splendere su di essi. Nonostante il sole, un piacevole venticello ci rinfresca e ci rigenera, consentendoci di superare senza sudare, gli ultimi pendii nevosi, ripidi ed esposti, che ci condurranno direttamente in cima.

Siamo letteralmente estasiati e l’unico pensiero che ci convince a lasciare la vetta è quello della fantastica discesa che ci attende. La neve è scorrevole e divertente e in men che non si dica, traversiamo la Serra verso Nord e raggiungiamo la Grande Porta del Pollino. Poco più giù ci fermiamo per mangiare qualcosa, sotto un sole che, all’inizio dell’escursione, mai avremmo pensato di vedere. Dopo la sosta, riprendiamo la divertente discesa nel bosco, lungo lo stretto e ripido sentiero, che ci impegna in avvincenti slalom tra i faggi. Mentre scendiamo, senza neanche accorgercene, rientriamo nella nebbia, ma ormai è fatta, e di lì a breve siamo di nuovo a Lago Duglia. Davvero una splendida avventura, impreziosita dalle difficoltà della salita che siamo stati in grado di superare egregiamente, ma soprattutto dai panorami fantastici, in assoluto tra i più belli che questa straordinaria stagione ci abbia regalato.